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Lettera aperta A.N.P.A. al Presidente dell'O.U.A. Avv. Grillo



 

 

Preg.mo Sig. Avv. Michelina Grillo
Pres. O.U.A.
Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana

Caro Presidente,

abbiamo accolto con favore l’animus pugnandi con il quale l’O.U.A. intende protestare avverso il recente aumento del contributo unificato. Ci consenta di aggiungere che - con non casuale ironia di questi tempi - nella forma di dissenso suindicata ,ovvero il boicottaggio, abbiamo persino ritenuto di rinvenire il coraggioso modus agendi tipico dell’associazione che mi pregio rappresentare.

Converrà tuttavia con noi che se è giusto dissentire per l’ingiusto aumento di un tributo di cui comunque non vi è alcuno che ragionevolmente disconosca la legittimità di fondo, a fortiori sono da censurare tutte le fattispecie in cui le coattive contribuzioni si rivelano conferenti alla tutela di interessi antitetici rispetto a quelli che fanno capo ai contribuenti medesimi. Prima che Lei ci offra il Suo gradito ausilio per dare il via ad un secondo parallelo boicottaggio, al fine di una scelta più consapevole ci consenta di esprimerLe a cosa facciamo riferimento.Dal combinato disposto del punto 7 del preambolo , degli artt 5 comma 4, 9 comma 3, nonchè mozione n. 3 del vigente Statuto O.U.A. si desume che il cosiddetto Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana - da Lei assai degnamente rappresentato - fruisce dei finanziamenti da parte dei C.d.O. locali.

Alla luce di quanto sopra Le chiediamo con formula retorica se ritiene equo che i versamenti annuali ai vari C.d.O. locali da parte dei 60.000 praticanti e dai giovani avvocati (fino ad adesso a sei anni dall’iscrizione all’albo) che si riconoscono nell’ A.N.P.A. contribuiscano a finanziare un organismo che non li rappresenta formalmente e sostanzialmente e che continuano a ritenere autoreferenziale (non ci permettiamo di ribadire qualificazioni come “involucro di cartapesta” utilizzate pubblicamente in data 09.10.2004 in una importante assise congressuale a Bari da pregiate personalità che ricoprono ruoli di altissimo profilo professionale ed istituzionale).

In questa fattispecie ci limitiamo ad intravedere un’occasione storica per Lei per smentirci pubblicamente, ovvero dimostrare alle decine di migliaia di giovani Colleghi i cui interessi l’A.N.P.A. tutela fattivamente, che l’O.U.A. effettivamente si merita i contributi di cui fruisce indirettamente dagli stessi.

Per l’effetto ci attendiamo le Sue auspicabili dimissioni dalla Commissione Ministeriale Siliquini che fino ad adesso l’ha vista tra i maggiori fautori della riforma dell’accesso basata sulle scuole forensi a pagamento contro gli interessi degli studenti in giurisprudenza, dei giovani Colleghi e degli studi legali italiani.

Siamo sicuri che non si lascerà in tal modo sfuggire l’occasione per dare un coerente seguito al boicottaggio di questi giorni contro le misure impopolari apprestate dall’attuale maggioranza governativa, di cui ovviamente il Ministro dell’Istruzione, nonchè i Suoi Sottosegretari sono parte integrante.

Qualora invece la Commissione Ministeriale dovesse partorire - con il Suo supporto - un qualunque progetto di riforma dell’attuale sistema di tirocinio forense siamo certi non si opporrà allo strumento di lotta (rectius boicottaggio fiscale) a Lei tanto caro, questa volta proprio contro l’O.U.A., corredato dalla richiesta a tutti i C.d.O. locali di cominciare ad utilizzare i nostri imminenti contributi annuali esclusivamente per la tutela dei giovani legali italiani,e quindi non per l’O.U.A.Gli attuali bilanci dei C.d.O. locali ci sono d’ausilio.

La rassicuriamo che il fallimento del tentativo di “riforma Siliquini” non dipenderà comunque dalle Sue auspicabili dimissioni, al cui coraggioso e coerente inveramento crediamo davvero poco, ma esclusivamente dal ponte intergenerazionale che va dalle già allertatesi maggiori associazioni di studenti universitari di giurisprudenza agli studi legali passando per l’Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati.


Messina 14.01.2005

Con personale stima

Gaetano Romano

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